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Migranti, l’Ue dico no a Salvini. Libia no porto sicuro

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Matteo-Salvini
Matteo-Salvini

Il ministro degli Interni sul no di Bruxelles alla richiesta di Matteo Salvini di considerare la Libia un porto sicuro: ‘la Ue vuole continuare a agevolare gli scafisti?’. Intanto i migranti giunti a Pozzallo sulle navi Monte Sperone e Protector sono tutti sbarcati. 128 i minori non accompagnati. Si lavora ai ricollocamenti negli altri paesi europei. Dopo Francia e Malta anche Germania, Portogallo e Spagna hanno accettato 50 migranti ciascuno, 20 l’Irlanda. Otto migranti, tra cui sei bambini, sono morti nell’ovest della Libia nel cargo di un camion dove erano stipati, a causa delle esalazioni di benzina che veniva trasportata all’interno.
“Sull’immigrazione l’Italia non è più sola”,  ha ribadito il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte intervistato dal Tg1. “E’ stato affermato un principio nuovo per cui i migranti sbarcati in Italia sono sbarcati in Europa“.
“La Commissione Ue accoglie con favore che entrambe le navi the Protector e Monte Sperone siano sbarcate a Pozzallo e ciò è stato possibile grazie a 6 stati membri Ue che hanno deciso di accogliere condividere migranti, tra cui Italia, Francia, Germania, Malta, Spagna e Portogallo”. Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue Schinas. “L’Italia chiede da tempo una cooperazione regionale sugli sbarchi e ha ragione a chiederlo, la Commissione crede che soluzioni ad hoc non siano sostenibili a lungo termine e chiede una nuova spinta sulla base del Consiglio europeo”.
“Confermiamo di avere ricevuto la lettera del premier Conte che è stata indirizzata ai presidenti Tusk e Juncker. Nella lettera chiede di dare attuazione immediata alle conclusioni raggiunte al Consiglio europeo e a breve risponderemo”. Così il portavoce della Commissione europea Margaritis Schinas. “In generale e senza entrare nei dettagli, la Commissione condivide pienamente il senso di urgenza ed è impegnata nel dare seguito velocemente alle conclusioni raggiunte del Consiglio per quanto ci compete”, conclude Schinas.
“E’ una vittoria politica”, ha commentato il ministro dell’interno, Matteo Salvini. La ‘vecchia’ Europa appoggia l’Italia sui migranti, mentre i paesi di Visegrad, alleati in teoria della linea dura sugli sbarchi propugnata da Matteo Salvini, la accusano di “aprire la strada per l’inferno”. Il premier Giuseppe Conte, dopo il sì di Malta e Francia, è riuscito ad incassare la solidarietà del paese che più conta in Europa: la Germania. Che indubbiamente ha dato la linea: poche ore dopo sono arrivate anche le adesioni di Spagna e Portogallo. Tutti pronti ad accogliere 50 dei 450 migranti sbarcati a Pozzallo. Ma contro la linea italiana, oltre al silenzio dell’Austria, si sono scagliati i Paesi dell’Est, in primis Ungheria e Repubblica Ceca. “Ho ricevuto la lettera del premier italiano Conte in cui chiede all’Ue di occuparsi di una parte delle 450 persone ora in mare – ha scritto su Twitter il premier ceco Andrej Babis -. Un tale approccio è la strada per l’inferno”.

Una donna incinta su una barella, una mamma con un neonato e un bimbo di tre anni sono i primi migranti scesi dalla nave della Guardia Costiera. Fonte: Ansa