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La Farnesina risponde alle accuse di razzismo dell’Onu

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La Farnesina risponde alle accuse di razzismo dell’Onu: “Infondate e ingiuste”.

 

E’ arrivata nella notte la replica del Ministero degli Esteri all’annuncio dato ieri, lunedì 10 settembre, all’apertura dei lavori del Consiglio Onu per i diritti umani, in programma a Ginevra fino al 28 settembre, da Michelle Bachelet, nuovo Alto commissario Onu per i diritti umani, che ha manifestato l’intenzione di voler inviare una squadra di ispettori in Italia “per valutare il riferito forte incremento di atti di violenza e di razzismo contro migranti, persone di discendenza africana e Rom”. In una nota della Farnesina si legge: “L’Italia ritiene inappropriate, infondate e ingiuste le dichiarazioni dell’alto Commissario dell’Onu relative a presunte inadempienze italiane in materia di rispetto dei diritti umani dei migranti”. La Farnesina sottolinea inoltre che “da anni, l’Italia è impegnata in operazioni di soccorso e salvataggio di persone nel Mar Mediterraneo, cui hanno fatto e fanno seguito onerose e complesse politiche di prima accoglienza nel territorio nazionale. Di queste operazioni, l’Italia ha assunto il costo prevalente, in termini di impiego di risorse umane, mezzi, finanze e soprattutto, impatto sociale e percezione del medesimo”. Il Ministero degli esteri tiene poi a precisare come l’Italia abbia assicurato “azioni concrete di sostegno ai Paesi di origine e di transito dei migranti con progetti di cooperazione e di assistenza in svariati settori: dal controllo delle frontiere alla formazione, all’istruzione, alla sicurezza, all’emergenza sanitaria e alimentare, al miglioramento delle condizioni di vita nei campi di accoglienza. Vasti strati della società civile italiana sono stati e sono impegnati in svariate iniziative, caratterizzate da un approccio di aiuto ai migranti e rivolte alla tutela dei diritti e degli interessi di coloro che intraprendono viaggi terribili e restano vittime di sfruttatori e trafficanti di esseri umani con la speranza di una vita migliore, lontana da guerre, distruzione, povertà e carestie”. In conclusione, afferma la Farnesina: “Grazie al nostro contributo decisivo si riscontra una riduzione del 52% delle vittime di naufragi nel Mediterraneo, dall’inizio del 2018, rispetto allo stesso periodo del 2017. Ne siamo orgogliosi. E siamo fieri che i nostri sforzi, umanitari, politici, diplomatici, finanziari, materiali, abbiano determinato la contrazione dell’80% degli sbarchi di migranti sulle coste italiane e dunque, europee, negli ultimi 12 mesi”.